L' Artigiano in Fiera, il mondo si è messo in mostra a Rho



Non basta, ve lo dico subito.
Non basta un giorno per vivere apppieno quello che è L'Artigiano in Fiera, non basta per respirare tutti gli odori, i sapori, per immergersi nelle atmosfere degli otto padiglioni che lo compongono.





La fiera piu imponenete che abbia mai visto, 3.000 espositori, dieci giorni di svolgimento per un volume di visite di circa tre milioni di persone. Non sono bruscolini. Sono i numeri che ha fatto, al suo diciannovesimo anno, questa manifestazione che ha visto come partecipanti non solo tutte le ragioni italiane, ma anche il resto d'Europa e del Mondo.

Serve del tempo per poter scorrere ogni stand, parlare con gli artigiani, scambiare con loro pareri, idee e battute su quello che è la fiera, noi che la visitavamo per la prima volta e loro che la vivino come importante introito per le loro aziende, spesso micro o piccole imprese.


E così incontri l'artigiano che scherza sul tuo far foto alla sua merce, quello che ti guarda strano chiedendosi "perchè mai sta ragzzetta sta qui a fotografare e sfiorare i miei calzini leopardati" o la signora che ti consiglia la sua torta di ricotta e cioccolato insistendo con aria sorniona "mangiala perchè è davvero buona" e tu che fai? leggi nei suoi occhi la passione per il suo prodotto, ti fidi, la prendi e svieni alla prima forchettata della migliore frolla con ricotta e cioccolata che tu abbia mai mangiato e forse che mangerai mai.


Perchè a L'Artigiano in Fiera si celebra ogni anno la sinceritá del genio, che sia italico, che sia nostrano o che venga da lontano (e perdonatemi la rima) e l'amore per il proprio lavoro, un lavoro quasi sempre totalmente manuale, dove è l'uomo, inteso come essere umano, a creare i prodotti che verranno venduti e troveranno l'apprezzamento del pubblico perchè rispettano certi canoni di artigianalitá, che sia una mozzarella di bufala campana, un sapone di latte d'asina o un tappeto, in ogni caso è un prodotto non industriale, spesse volte unico nel suo genere e frutto della mente e dell'inventiva di un singolo o di pochi.


Ad Artigiano in fiera si premia questo e si premia la geniunitá, con regole rigorose che vengono seguite e rispettate, con una selezione durissima per poter diventare espositori che non lascia spazio ai prodotti industriali.



Passare una giornata qui mi ha permesso di vedere moltissime realtá, tutte presentate insieme, profondamente differenti ma accomunate dal desiderio di farsi conoscere. Il vero peccato è che la fiera sia durata solamente dieci giorni, troppo pochi perchè tutti possano goderne appieno, in tempo limitato che però si dilata fino a comprendere l'intero anno, grazie al progetto Artimondo.




È così che l' Artigiano in Fiera sbarca sul web, con un sito di e-commerce attraverso il quale gli artigiani possono farsi conoscere ad un pubblico più ampio, non legato alla prossimitá (la maggior parte dei visitatori vengono infatti dal Nord Italia) e nemmeno al periodo temporale. 
Qui, per tutto l'anno, si possono ritrovare circa un terzo dei produttori che espongono in fiera, conoscere meglio loro e i loro prodotti e ordinare tramite un servizio di e-commerce che è attivo anche verso Germania e Gran Bretagna.
Su Artimondo.it potrete trovare di tutto, dai gioielli al food, dall'abbigliamento all'arredamento, passando per oggettistica e  prodotti per la salute e la bellezza. Non è un sito di shopping on line come gli altri, perchè qui, dietro a ogni ordine, a ogni vetrina virtuale, a ogni prodotto ci sono le persone, gli artigiani, pronti a interagire con voi e a mettere il loro lavoro al vostro servizio per un regalo o per un acquisto che altrimenti sarebbe impossibile fare di persona (io, per esempio ho acquistato in fiera un meraviglioso sapone di latte d'asina che sicuramente riacquisterò ma - ovvio - tramite il sito, vista la lontananza del produttore).

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