Cerco storie negli occhi degli altri


Io fisso la gente.
Mi piace, o meglio, inizia a piacermi.
Sono sempre stata una persona timida, eppure con la maturità, con la vecchiaia, insomma...chiamatela come vi pare, ho iniziato a fissare la gente.
Anche ora, mentre scrivo, sto qui al bar come quasi ogni mattina e cerco storie negli occhi degli altri.

C'è un adolescente, per dirne una, con scarponcini stringati, jeans stretti con risvoltino che arrivano a metà polpaccio, mi viene da definirlo lungo, non alto, e dinoccolato. 
Lo osservo, osservo il suo buffo essere tanto simile a Pluto, il modo in cui apre la bustina di zucchero, come gira il caffè, come assaggia tentennante dal cucchiaino e poi si guarda intorno.
Poi c'è il ragazzo che ricorda vagamente Totti, arriva vestito "scaciato", già sporco di polvere del lavoro che andrà a fare, arriva sempre in coppia con un altro, le mani infilate giù a fondo nelle tasche dei pantaloni, felpetta pesante e per come è assonnato e infreddolito di default mi chiedo, chissà da quanto è sveglio, lui, e io che mi lamento...
In ultimo, nuvole di avvocati e liceali. Questa zona è piena di studi notarili e legali per cui si respira aria e giurisprudenza. Sai che divertimento...
Di contro ci sono i liceali, frequentano le scuole del centro, vivono in zona e siamo nel 2015, serve che vi descriva la tipologia? Ragazzine che se sono belle sembrano modelle 25enni, ragazzini un po' informi (o buffi, come il tizio di sopra) che parlano di alcol e si fumano addosso e professoresse che sembrano me.
È buffo, ti svegli una mattina e ti accorgi che sei dall'altra parte della barricata, che somigli molto di più ai professori che vedi avvicinarsi ai tavoli dei ragazzi per salutare e scambiare due chiacchiere che non ai ragazzi stessi. Va beh, è normale, è il cerchio della vita, se sei fortunata arriverà pure il giorno in cui somiglierai solo e solamente ai nonni che accompagnano a scuola i ragazzini delle elementari.
E poi c'è la categoria: "coppia uomo-donna" che è la più interessante da studiare perché parti e ti chiedi: chissà che relazione li lega? Alcuni sono evidentemente amici, molti colleghi, altri palesemente amanti. Un giorno, passeggiando con un'amica, ne abbiam beccati due ai piedi di una fontana, lontani da occhi indiscreti. Son giunti come se nulla fosse, si son guardati in giro furtivi, abbracciati e baciati. 
E baciati. 
E baciati ancora. 
E non finivano più di baciarsi, parevano la Bellucci e Bentivoglio nel film "Ricordati d me" e quando hanno smesso di baciarsi sono rimasti abbracciati, in piedi, nella stessa identica posizione, a parlarsi fitti e carezzarsi il viso.
Amanti. 
Sarebbe stato evidente a chiunque, si percepiva un'elettricità nell'aria per cui mai avrei detto altro se non che era amore clandestino, perché nemmeno se si fossero fidanzati da poco avrebbero saputo comunicare - con la loro semplice presenza - tanto peccato e tanta passione a distanza di qualche metro. 
E noi lì, a respirarla involontariamente quella passione e io lì a dire le uniche parole che mi venivano da dire "porelli..."
Quando cerchi storie negli occhi degli altri le trovi. Sempre. Magari le invidi, magari le compatisci, ricordi quando eri tu, al posto loro, immagini quando sarai tu - in quella situazione - ma se guardi bene, qualcosa trovi è indubbio...qualcosa...prima o poi...e sarà quel qualcosa che ti calzerà a pennello oppure sarà solo un momento ma è certo che le storie sono lì, magari non le puoi toccare ma sono a portata di mano, negli occhi del ragazzo dinoccolato, come dell'amante appassionato e a te, non resta che raccontarle.

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